Parlando di prodotti genuini, non si può fare a meno di citare Rocchetta per
i suoi latticini, poiché sono fatti con delle tecniche molto antiche, tramandate
dai pastori che una volta popolavano, con le proprie greggi, il territorio e
precisamente il bosco. Questi restavano in paese per l’inverno, ed in estate
emigravano percorrendo in Abruzzo degli antichi tratturi, per garantire alle
proprie greggi sempre dei verdi e freschi pascoli, (transumanza). Lungo questi
tratturi esistevano delle dogane dove venivano pagate dei dazi. Anche Rocchetta
aveva una dogana e precisamente nella odierna piazza dove ancora oggi è possibile
vedere uno di questi caselli, di forma ottagonale. I Pastori, per conservare
i propri prodotti e farli rimanere sempre freschi a distanza di giorni, usavano
un’erba particolare chiamata “Borazza”. Lo stesso metodo si esegue oggi verso
la primavera e precisamente nel periodo pasquale. I caseifici sono più di uno
e garantiscono quotidianamente i latticini per tutta la popolazione e anche
per i paesi limitrofi, questo perché apprezzati per il buon sapore e per la
genuinità.
Il prodotto per eccellenza rocchettano è la burrata: è un involucro di pasta
di mozzarella che rinchiude al suo interno del miscuglio fra panna mozzarella
e pezzetti di scamorza (stracciatella).
Esiste la vera panna da cucina che, legata ai nodini, diventa una vera specialità culinaria.