ITINERARIO n.1
Via Sacra dei Longobardi
San Giovanni Rotondo
Paese conosciuto grazie a Padre Pio. Molto importante la nuova Chiesa voluta da Padre Pio, il Convento dei Frati Cappuccini, l’Ospedale del “Sollievo della Sofferenza”.
Monte Sant’Angelo
Da non Perdere l’Abbazia di San Michele.
Manfredonia
Molto caratteristico il Castello di Manfredi e la Chiesa di Santa Maria a Siponto.
Ascoli Satriano
Museo Archeologico P. Rosario Parco Archeologico conb reperti delle civiltà Daune e Romane
Rocchetta Sant’Antonio
Da visitare Il Santuario della Madonna del Pozzo, il Castello di Sant’Antimo, Chiesa di San Giuseppe, il Castello d’Aquino, la Chiesa Madre, la Chiesa della Maddalena, la Chiesa di San Giovanni, la Chiesa della Madonna delle Grazie, la Chiesa dell’Annunziata. Per dettagli vai a “A spasso per il paese”.
Pietrelcina
Da vedere il convento in cui è vissuto da giovane Padre Pio, le case dell'infanzia del Santo e i luoghi dei primi miracoli.
ITINERARIO N°2
Un itinerario che parte da Candela e che attraversa anche Basilicata e Campania toccando due gioielli come l´Ofanto e Monticchio
Boschi, falò e castelli ai confini della Daunia
Viaggio fra storia, natura e tradizioni
Il falò di grande richiamo turistico è la focara di Novoli, in programma questa sera. Ma a Rocchetta Sant´Antonio, centro dauno al confine con Campania e Basilicata, per festeggiare Sant´Antonio Abate se ne accendono diversi di falò. Si può organizzare, quindi, un tour partendo proprio da Novoli, lindo e tranquillo paesino che si affaccia sui monti irpini e sulla valle dell´Ofanto. Approfittandone così per visitare i ruderi della rocca normanna che dà il nome e domina il paese. Di fronte c´è il castello costruito nel 1507 da Ladislao II d´Aquino. Interessante è pure la parrocchiale dell´Assunta eretta a metà del Settecento con una bella facciata rivestita di pietra lavorata e con annesso campanile barocco. Chi cerca pace e tranquillità, Rocchetta è l´ideale. Ma tutta questa zona offre la possibilità di passeggiate riposanti nei vasti boschi che coprono gran parte del territorio che abbraccia tre regioni. Così il week end è un percorso che parte dalla Puglia, Candela per comodità e si snoda lungo il tracciato del fiume Ofanto, con alternanza di luoghi lucani e campani. Avvicinandosi poi alla fonte del più importante fiume che solca la Puglia: acque limpide, salici e pioppi che si piegano sul fiume, e ai lati zone umide coperte di boschi che ospitano una ricca fauna di lontre, uccelli, rettili, pesci, testuggini mentre sulle colline circostanti si possono ammirare vaste cerrete come il bosco di Castiglione, quello delle Rose, il bosco di Pietra Palomba.
Partendo da Candela, base dell´itinerario, attraversando Rocchetta, si imbocca la superstrada ofantina che costeggia il fiume. Dopo aver ammirato il Ponte Pietra dell´Olio edificato dai romani sulla via Appia per unire l´Irpinia alla Puglia, c´è la prima occasione per una deviazione, con meta Monteverde, che si raggiunge percorrendo otto chilometri di strada tortuosa. Qui va visitato il bellissimo castello normanno che domina la valle dell´Ofanto, la cattedrale eretta nel XVI secolo e più volte ricostruita oltre ad una delle più antiche chiese della zona, quella di Santa Maria di Nazareth che risale all´anno Mille. La seconda deviazione è in territorio lucano, ai suggestivi laghi di Monticchio sommersi da una vera foresta e dominati dalla bianca e imponente abbazia di San Michele. Subito dopo si torna di nuovo in Campania per raggiungere Aquilonia e vedere come si ricostruisce una città a rischio sismico: strade larghe e dritte e abitazioni di altezza contenuta. Che ne fanno una cittadina moderna ma dalla storia millenaria. In questo piccolo centro c´è il Museo etnografico della civiltà contadina (via Carbonare, telefono 0827.83123; aperto tutti giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20) uno dei più articolati e completi d´Italia. Mentre si costeggia il bosco delle Rose (abbonda la rosa canina), sulla destra appare Calitri con i segni dell´antica frana. Interessante a Calitri è il centro storico che pur sconvolto da numerosi terremoti, mantiene il caratteristico schema urbanistico a pianta triangolare con abitazioni disposte a gradoni. Le visite da programmare sono all´ex monastero delle Benedettine, alle chiese di San Canio e dell´Immacolta e al Museo delle scienze interattive e della civiltà contadina allestito e gestito dalla scuola media "Del Re" (è chiuso solo la domenica).